In questa neve anomala e straniera
immergo i passi e vado non so dove:
solo volevo sentirla entrarmi dentro,
gelo nel gelo di una vita spesa.
Bianca, ha imbiancato mura e marciapiedi:
tutto ora è uguale, fermo e silenzioso.
Con me sol orme di chi mi ha preceduto
senza lasciare voce, né rintocco alcuno.
Sembra svanito spazio e nello spazio il tempo,
muti i ricordi e i morsi già ingoiati;
dorme immobile il giorno e inutile è la sera
Zittito anche il cucù nell'orologio.
Il niente m'ha imbevuto ed io che fare?
Penso alla vanità dell'esistenza,
rifletto come pezzi di uno specchio:
basta una nevicata a render tutto uguale.
Ferite e buche non fanno più paura
e fin di ghiaccio un improbabile merletto,
trina preziosa ed incredibile del niente,
fra un attimo più che acqua non sarà…
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