Assisa su tralicci di tralci,
fra carezze di pampini
e profumi d'uva e di piante,
indietro mi lascio
cemento, denaro e successo
e vado ad allenarmi, allusiva
nell'appassionante palestra
d'antri e spelonche all'aperto,
fra campi di verde cosparsi
e d'acque azzurrine percorsi.
Magia di sentimenti, eleganti e leggeri
mondi sotterranei sotto la cenere sepolti
tramutano in caroselli di luce e colore,
vagano nell'universo trottole felici
respirando aria e luce, e rimbalzano gioiose
fra coriandoli di cielo levigati d'amaranto
nel sole infuocato che tutto plasma.
E tutto abbaglia.
Marchiato a fuoco è lo sguardo, di ghiaccio,
che arroventa l'ignoto.
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