Onde solea posar le candide piume,
ancora un pallido raggio lo fendea,
tal che la notte custodìa quel lume
che all'uman miraggio si porgea.
Onde s'attenua il palpitar dell'uomo,
aleggia tramante l'Esser della Luce,
sì che lo riveste l'armonia di un suono
e alla Verità d'amor quindi lo induce.
Ed io mi volgea alle profondità del cuore,
profumavan di vita l'erbe luminose
mentre caduto nell'abisso era il sensibil fiore.
Lo Spirto Vivente allor mi si dischiuse,
per cotanta beltade m'acquieta Amore,
obliandomi la vanità terrestre che giovan m'illuse.
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