Una calda sera di luglio
decidesti di porre fine alla tua vita.
O padre, non hai pensato a noi?
Ci hai lacerato la carne e l'anima,
ci hai messo in ginocchio,
ci hai reso fragili di fronte al mondo.
Bastava pensarci un attimo
e ti saresti reso conto
del valore della vita.
Perché ti sei anteposto a Dio?
Perché hai voluto annullarti e annullarci?
Da mio cuore è sgorgato sangue,
ho urlato in silenzio la mia dannazione,
costretta come sono a vivere senza di te.
Senza rancore,
ti amo ancora.
Tua figlia
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