L'inutile voce dispari
non è ancora musica
per la conta crescente
del ballo di San Vito.
Ma l'alba cantata nel gallo
s'è già pentita di suonare
la sveglia del vestibolo
dormiente nell'eutanasia
dal ritmo sincopato:
nei sensi denutriti
la coscienza è una scossa al gomito.
E se il deserto avanza a perdifiato
sull'orlo smarrito del limite,
saranno gli occhi
dell'immobile sillabario
a cercare la mia strada,
che io non ho,
che tu non vedrai?
La rondine traccia d'inchiostro
un foglio di cielo.
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