T' incontrai come oggetto e campo di sfida
Ma il amore per te sbocciò con l'orgoglio!
Eri vergine e brulla bonaria e fertile
Accettasti il mio animo ferito
Lottammo insieme ognuno dalla sua parte:
Volevo battermi e tu capivi, dovevo vincere e tu volevi!
Il sudore della mia fronte intrise le tue zolle
E Zappe e picconi lucenti ti scossero e rimestarono
Come carezze sfrenate per tenerti sveglia.
Impaziente affondai nel tuo fecondo ventre
Tenere piantine quali germi di vita.
Aspettammo la primavera poi l'estate infine
Nacque la creatura bellissima: Una vigna!
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