L'ho notato vivo e in fiore all'improvviso,
come talpa che rapida irrompe
dalla tana, e profuma l'aria d'intorno.
Incombe sempre in agguato il pericolo
dall'alto delle fredde nubi e della nebbia
radente che, morsa tenace, i fiori
disposti a calice svilisce in flaccidi
petali e prossimi all'ultimo respiro.
Su altre invisibili colline raro talvolta
un fiore s'erge e pare proteso a farsi
frutto duraturo, ma nebbia fitta
della mente e del cuore imprigiona
i teneri conati e li riduce in polvere,
residuo inconsistente di ogni anelito
di bene. Al fiorire della speranza
subentra frequente la facile certezza
del cedimento e dell'abbandono.
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