Chiudo gli occhi
nei riverberi della sera,
tra polvere di stelle e respiri di luna,
per suggellare nel mio "Io"
albe e tramonti
di tempi lontani,
che non torneranno mai più.
E continua a planare
la mia mente
tra zolle cretose
e anfratti di terre a me care,
come aquiloni di arcaici dì.
Ma nulla potrà mai
cancellare giorni incantati
tra ginestre fiorite
e felci imbiondite
nel canto del mio essere voce...
Di stagioni inviolate
e mai tramontate.