Non vengo a cercarti
 nella tua eterna prigione
 ora che il buio infinito 
 ti ha chiuso gli occhi 
 e il nulla occupa i tuoi giorni.
 Voglio pensarti qui, 
 invisibile osservatore 
 che aleggi nell'aria
 come brezza sottile,
 come una piuma d'infinito,
 respiro, spirito, soffio,
 energia purissima
 che non può morire. 
 Così  anche il mio ricordo vola,
 vive fra le canzoni che cantavi,
 e fa tesoro delle filastrocche,
 dei nostri giochi e delle tue risate,
 delle tue mani  bellissime,
 della tua pazienza, 
 dei tuoi silenzi, più delle parole.
 Nell'aria ti ritrovo
 e  tuo sorriso dolce
 mi rincuora...
 Lo scorrere degli anni mi ha insegnato
 che il peso dei ricordi ha un suono strano,
 a volte ti accompagna e ti  consola,
 a volte è aspro e brucia come un fuoco 
 a volte è dolce, come il paradiso...
 come questa poesia scritta per te
 appesa ad una lacrima
 e a un sorriso.
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