Batte, batte, con il martello
il ferro rovente dall'alba al
tramonto tu o caro fabbro,
hai lustrato ferri di cavalli
costruito con le tue meravigliose
mani: vanghe, zappe ed altri
attrezzi.
Mai dimenticherò i rintocchi
del tuo martello all'alba
quando nel paese il primo
uomo sveglio eri tu o uomo
dalle mille faccende.
La corriera partiva e tu
annunciavi il giorno con il
tuo rintocco, adesso, posso
ricordare e mai più dimenticare.
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