TREVICO - Concorso Irpinia Mia

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Sezione Poesia

L’ANGELO CHE VIDE

di De Martino Maria Pia

L'Angelo venne dall'alto
e vide le città:
miseri gli uomini
confusi in nude indifferenze.
Vide i ricchi mercanti
di morte
tra incroci vani di speranze
e ori preziosi
svenduti
alle astute tenebre
come ipocrisie di aurore.
L'Angelo vide
e la Pietà
l'abbagliò.
Pensò alla tenerezza
seppellita
da millenni di oblio
nelle oscure vene dei corpi.
Pensò
ai ricordi delle madri
per i figli non nati
e a quelli persi
nelle antiche carezze dei secoli.
Scavò un pozzo
tra le stelle
e ne estrasse l'alba
per dettare un altro inizio.
Assegnò così un nuovo giorno agli uomini
che per destino
ebbero l'intelligenza del cuore
e le risorse del capire.
Oltrepassò la Necessità
sul filo del possibile
aprendo il giovane varco
dalle vette abissali dell'anima.
Il sole
della scienza nuova
illuminò le città
bagnate dalle rose,
perdonate ora
a firmamenti di speranze.
L'Angelo guardò in alto
e nell'ombra di una grande lacrima
vide Dio

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