Sei l'immenso di un sospiro,
surreale paura del futuro.
Sei l'impronta confusa fra le arse zolle
d'una vita disorientata e pazza.
Eppure, tu, fiato d'albore,
proiettato da sempre nei miei silenzi,
regni indisturbato nel buio della mia noia,
tentando di non raggiungere la mia solitudine.
E' vago sentir tremolare la vita
nell'incertezza atavica di antichi pensieri
per raggiungere la felicità nel cielo azzurro
di occhi che non sanno amare.