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Trevico
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Le ceramiche
A Carife, in particolare, è stata ripresa la tradizionale produzione delle ruagne, manufatti della tradizione locale come
orciuoli, caraffe, piatti, spasette, chingh', vasi, pignatte, tegami, anfore ed altri oggetti ed utensili di uso domestico
tipici del mondo contadino e di varie dimensioni. La lavorazione avviene sul tornio, attraverso diverse tecniche di
modellazione, secondo l'antica tradizione tramandata per millenni dagli antichi maestri di quest'arte.
Le pignatte di solito erano utilizzate per cuocere alimenti quali, fagioli, cotiche, minestre, castagne ecc. vicino al
fuoco, mentre le f'sine (anfore), erano utilizzate per conservare i peperoni sotto aceto, i cereali, i legumi, il vino e
l'olio. L'argilla veniva ricavata a Montevegine o alla località lu C'riddr' di Carife ed era di due tipi: la creta rossa,
ricca di ossido di ferro e manganese, e la creta nera usata per la lavorazione r' li chingh', recipienti di terracotta
per cuocere la pizza r' granurinij (di granturco) sotto il fuoco. Nei valloni di S. Nicola o nella jumara di Carife, si
raccoglievano le pietre morbide e colorate che, triturate, si mescolavano all'argilla per dare il colore alle ceramiche.
Oltre ai manufatti di antica tradizione dal classico colore dell'argilla cotta la forno, oggi
vengono realizzati anche oggetti più raffinati come cantari, ampolle, olle, calici, lampadari, abat-jour, targhe, stemmi,
piatti e caraffe dipinti a mano, nonché coppi, tegole ricurve, mattoni etc.
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